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Fondi Ue ai professionisti. Approvato emendamento Confprofessioni
Giovedì 19 Novembre 2015 17:32

COMUNICATO STAMPA

Ddl Stabilità, Stella (Confprofessioni): «Una vittoria per tutti i professionisti»

Il presidente della Confederazione italiana libere professioni, Gaetano Stella, esprime grande soddisfazione per l'approvazione dell'emendamento che estende ai professionisti la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei.

«Un risultato storico che premia i nostri sforzi e che getta le basi per far crescere le professioni e l'economia del Paese».

Milano, 19 novembre 2015. «Una vittoria per tutti i liberi professionisti». Così il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, ha commentato l'approvazione in Commissione Bilancio del Senato di un emendamento alla legge di Stabilità, che estende anche ai professionisti la possibilità di accedere ai fondi strutturali europei. «Si tratta di un risultato storico che corona anni di sforzi della nostra Confederazione a livello comunitario, nazionale e regionale, ma soprattutto consentirà a tutti i professionisti, nessuno escluso, di poter accedere a risorse indispensabili per far crescere un settore economico strategico per lo sviluppo economico e sociale del Paese. A questo punto – aggiunge Stella - non ci sono più alibi per escludere i professionisti dai Piani operativi regionali e nazionali della programmazione 2014/2020 dei fondi strutturali europei».

«Con l'approvazione dell'emendamento alla legge di Stabilità, il Parlamento italiano ha finalmente riconosciuto quanto già sostenuto dalle istituzioni comunitarie che, attraverso la Raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE e il Regolamento Ue 1303/2013, avevano già superato la distinzione giuridica tra Pmi e professionisti considerando “impresa” qualsiasi entità che svolga un'attività economica» afferma il presidente Stella. «Fatta salva la natura intellettuale dell'attività professionale, la proposta di Confprofessioni, condivisa da tutte le forze parlamentari, mette sullo stesso piano i liberi professionisti alle piccole e medie imprese per quanto attiene l'accesso ai fondi strutturali europei FSE e FESR. Un passaggio obbligato per evitare atteggiamenti ambigui e non uniformi a livello regionale e cancellare qualsiasi discriminazione ai danni dei liberi professionisti».

«Tale risultato è il frutto di un inteso lavoro corale di Confprofessioni e di quanti hanno sostenuto la nostra battaglia, a cominciare dal vicepresidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che nel 2014 ha avuto la sensibilità e la lungimiranza di lanciare le Linee d'azione per sostenere l'attività delle professioni liberali, dove per la prima volta i professionisti vengono riconosciuti a tutti gli effetti destinatari dei fondi europei», aggiunge Stella. «Desidero ringraziare personalmente e a nome di tutti i professionisti i referenti istituzionali che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo e che hanno sostenuto la proposta emendativa di Confprofessioni nel corso dell’esame della legge di Stabilità in Commissione Bilancio: le relatrici Federica Chiavaroli e Magda Zanoni per aver accolto le nostre istanze e aver fatto propria la nostra proposta; il sottosegretario al Mise, Simona Vicari, convinta sostenitrice della necessità dell’equiparazione dei professionisti alle imprese per l’accesso ai fondi, tema che abbiamo affrontato nel Tavolo tecnico per la “Competitività delle libere professioni” di cui Confprofessioni fa parte; il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, per il parere favorevole alla nostra proposta; Andrea Mandelli, responsabile per le libere professioni di Forza Italia, che ha profuso il suo impegno in Commissione Bilancio a sostegno di questa iniziativa legislativa; Cinzia Bonfrisco, presidente del Gruppo Cor, che ha condiviso la necessità di agire nella legge di Stabilità con una norma primaria che superasse le diverse interpretazioni regionali sulla questione; Ignazio Abrignani e il Gruppo Ala del Senato per aver supportato con convinzione l’emendamento all’articolo 40 che è stato approvato».

 
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