Venerdì 11 Marzo 2011 16:05 |
Siamo uno studio associato. I due soci sono regolarmente iscritti al Collegio di Savona ed alla Cassa Previdenza di Roma.Uno degli associati non ha ancora maturato i 25 anni di iscrizione alla Cassa,pur avendo 66 anni,e non può pertanto richiedere la corresponsione della pensione di vecchiaia, i 25 anni di maturazione si raggiungeranno tra due anni,ma per effetto delle normative non potrà accedere alla pensione fino al compimento del 70° anno di età.L'altro socio,di 41 anni,è iscritto alla Cassa Previdenza da soli due anni. A causa del notevole incremento del contributo minimo richiesto dalla Cassa Previdenza, si hanno serie difficoltà a corrispondere quanto richiesto.Si cerca pertanto di trovare una soluzione per poter continuare l'attività sotto un'altra forma.La soluzione a cui avremmo pensato è la seguente:Lo Studio cessa l'attività ad oggi svolta con il codice 74.12B ed inizierebbe a lavorare con il codice 74.12C.Il Socio anziano rimarrebbe iscritto, oltre che al Collegio, alla Cassa Previdenza, al fine di maturare gli anni necessari al pensionamento.L'altro socio, rimarrebbe iscritto al Collegio, ma si cancellerebbe dalla Cassa Previdenza e provvederebbe all'iscrizione alla Gestione Separata dell'INPS.Secondo Voi questa soluzione è fattibile? Se non lo fosse avete qualche suggerimento da darci?
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Lunedì 07 Marzo 2011 23:43 |
Ho in corso la rateizzazione della ricongiunzione dei contributi Inps alla Cassa ragionieri, richiesta nel 2000. Ad oggi ho raggiunto complessivamente 39 anni di contribuzione (con periodi non coincidenti) tra Inps e Cassa Ragionieri. A seguito dell’emanazione della legge sulla totalizzazione di inizio 2006, quali sono le mie prospettive e/o alternative?
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